Si sente parlare tanto di “decluttering” e ottimizzazione degli spazi, del bisogno di essenzialità e dell’eleganza del minimalismo. In un documentario visibile su Netflix “The Minimalist” si mostra come in America stia prendendo sempre più piede l’esigenza di liberarsi dal superfluo e vivere una vita più autentica, in spazi ritagliati su misura delle persone e funzionali. Questa esigenza non si traduce necessariamente con scelte dalla scarsa resa estetica, piuttosto il contrario: piccole è bello!
Ma come si può arredare una cucina piccola coniugando stile ed efficienza avendo poco spazio a disposizione? Siamo convinti che la cucina debba per forza essere grande, ampia e piana di oggetti e mobili. Quali sono le prime cose a cui è facile rinunciare per recuperare un po’ di spazio vitale e liberare l’ambiente? Forse non c’è bisogno di togliere definitivamente, ma di ripensare a componenti e spazi in un’ottica di multifunzionalità. È l’esempio del lavello, che grazie a dei supporti speciali può trasformarsi in un punto di appoggio per tagliare le verdure e preparare le pietanze.
Per quanto riguarda macchina del gas e fornelli, di cosa si può fare a meno? Il forno può anche essere eliminato, molti non sanno che le nostre nonne erano solite usare dei forni da fornello, che si trovano tuttora sul mercato e sono anche discretamente economici (il fornetto Versilia e il fornetto Estense, ad esempio). Il fornello non si può eliminare, ma una soluzione davvero conveniente è la piastra a induzione mobile, che può essere attaccata a qualsiasi presa e spostata da un angolo all’altro della cucina. Se la casa si alimenta di energia sostenibile, come quella generata dai pannelli fotovoltaici ancora meglio, si ottimizzano tempo, spazio e consumi. In tal caso via libera anche a elettrodomestici come il microonde, che funge sia da fornetto che da bollitore per l’acqua.
Piccole accortezze, che fanno grandi spazi. Provare per credere.